Abbiamo scelto una poesia nata dalla penna di uno scrittore italiano Primo Levi "Se questo è un uomo" come manifesto di questa mostra che nasce dalla collaborazione attiva di un gruppo di italiani L'idea è nata molti mesi fa, quando Nessuno Myoo mi parlò di quest'opera che allora era tutta nella sua mente e che poi, piano piano, ha iniziato a materializzarsi. Di qui il progetto di una mostra a tema sull'olocausto in un ambiente come il Giardino di Arte Libera che ci pareva ben si prestasse a un simile argomento. Poi le idee si sono susseguite una dopo l'altra con l'entusiasmo che solo temi particolarmente sentiti possono suscitare. Alla scultura di Nessuno si è unita quella di Kicca Igaly, ma perchè non aggiungere a due opere immersive anche delle opere fotografiche dallo stesso spessore artistico? Ecco dunque il contatto con Icarus Robbiani che ha accettato al volo la scommessa, coinvolgendo a sua volta altri creativi ( Mila Tatham, Rodriguez Imako, Lipsko Loopen, Riri Bazar, Buffy Holfe) che lo hanno aiutato a realizzare le immagini che aveva nella sua mente...Ma una mostra in SecondLife può essere senza troppe difficoltà un'esperienza totale... e allora la sottoscritta, con l'aiuto di Grazietta Cazenove, ha iniziato a ricercare testi di spessore letterario da proporre come supporto alla manifestazione e un attore di teatro real life, Donchisciotte Crescendo, si è offerto di leggerli immerso in queste opere, mentre una persona a me vicina in real si è impegnata nella selezione dei brani musicali che accompagneranno la mostra, e che verranno passati su sl da Storm Blauvelt...
Poche parole sono bastate ad attivare tutti noi, entusiasti all'idea di poter in qualche modo aiutare a "non dimenticare"... così che ci siamo ritrovati quasi per magia, senza grandi scambi di parole, uniti anche nel messaggio che questa mostra vuole trasmettere, un messaggio di speranza, che trapela ovunque come amore sempre e comunque per la vita...
Simba Schumann
Dopo questa lunga ed esaustiva presentazione non posso che essere breve e concisa nel dire che la land di Arte Libera, oggi, nella Giornata della Memoria, ha fatto molto di più che ricordare! Un vero e propio flashback negli anni 40 nelle più atroci e profonde ferite dell'europa in cui affondò il mondo intero, se pure l'arte di second life ho sempre sostenuto sia "asettica" graficamente parlando se estrapolata dal suo luogo di pixel e messa su carta... nel virtuale rende sempre e comunque una suggestione fuori dal controllo della razionalità, tutto è su misura all'avatar che esplora gli spazi e le dimensioni "in prima persona" e quindi oggi mi sento anch'io una deportata, non una che visita una mostra e si aggira per delle teatrali istallazioni, ma una deportata in un campo di sterminio.
Ho purtroppo perso i momenti audio della manifestazione con musica e racconti che credo siano stati ulteriore mezzo per capire anche nel 2011 le barbarie di un'epoca che a troppi appare remota, ma ho visto tante persone attorno a me riflettere e questo mi basta per comprendere quanto sia potente l'immaginazione evocativa :sentire la stella di david nel cuore e un numero tatuato sul braccio, annusare il fumo dei camini e lacerarsi col filo spinato dei recinti .
Poi rimango colpita da una foto.. un cero dentro a un forno crematoio ...la fiamma di solidarietà che contrasta le fiamme "dell'inferno" che purifica e riporta dignità umana ad un luogo di orrore cinico e bestiale.
Qui è un entrare in empatia con tutto, per chi desidera provare un sano dolore di consapevolezza e pietas che accresca l'anima e la cultura assolutamente non deve perdersi la manifestazione.
Alda Merini diceva "Il poeta non rifiuta il dolore, lo accetta e ne fa un abito incandescente che diventa poesia" , perchè per quanto vogliamo evitare questo sentimento è il solo che ci apre la strada verso il gradino successivo della percezione dell'amore e di una gioia più vivida.
Shiva Karillion
Auschwitz 2011