Condivido articolo di La Stampa sul determinante ruolo dei "giochi" nella formazione manageriale...
http://www3.lastampa.it/giochi/sezioni/news/articolo/lstp/382499/
blog ad uso del gruppo SL CrazyPress di Second Life e di altri amici, per esprimere le proprie opinioni sul Metaverso e la vita virtuale.
Tutto buono, d'accordo, sono felice che ci si accorga che esistono molti modi nuovi per facilitare l'apprendimento e che bisogni apprendere pure le soft skills, finora così poco considerate soprattutto in ambito lavorativo e organizzativo, ma due piccolissime osservazioni mi vengono in mente leggendo l'ultima frase dell'articolo (notato il "al di là della tentazione di una «second life» avulsa dalla quotidianità" finale?): Second Life appare ancora una volta sottilmente contrapposta in senso negativo ai "buoni" giochi virtuali creati apposta per la formazione di manager e operatori, come se non esistessero già da parecchio tempo dei tentativi più o meno riusciti, più o meno consolidati, di fare formazione pure attraverso SL. Inoltre... la smetteremo di demonizzare i mondi virtuali nel momento in cui l'utente non li usa solo per formarsi, evolversi, responsabilizzarsi, ma pure per un momento di sana deresponsabilizzazione ricreativa? E' così tremendo "avulvere" dalla quotidianità ogni tanto? Lo si fa solo con i mondi virtuali? Cielo... siamo sempre lì :-)
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